Queste 5 piantane surreali del brand Metalarte vanno proprio viste e meritano di essere descritte e contemplate. No, non è retorica, si tratta di arte applicata all’illuminazione che spiazza e sorprende. Siamo infatti abituati a vedere ogni giorno delle soluzioni più o meno particolari per portare la luce nei nostri ambienti, tuttavia le lampade che hanno ideato i designer di Metalarte sono indescrivibili: un crogiolo di contrasti, una sperimentazione di forme inedite con accostamenti coraggiosi.
Nei nostri arredi ci rispecchiamo, evidenziando alcune pennellate della nostra molteplice personalità. Per tale motivo la luce e come la disponiamo mostra chi siamo e soprattutto cosa comunichiamo e cosa cerchiamo: “A quanto possiamo discernere, l’unico scopo dell’esistenza umana è di accendere una luce nell’oscurità del mero essere.” (Carl Gustav Jung)
Andiamo quindi a scoprire, senza più indugi, le piantane by Metalarte.
Piantana Metalarte Dojo
Racchiudere il Giappone in un cubo di luce può sembrare un progetto alquanto ambizioso, eppure la piantana Dojo ci riesce. Il designer Antoni Arola l’ha pensata come cardine della collezione Ishi Doro la cui traduzione in italiano è “lanterna da giardino”. Infatti è stato ispirato dalle forme tipiche dell’architettura orientale, in particolar modo di quelle strutture che si compenetrano con il verde dei meravigliosi giardini giapponesi curati nei minimi dettagli.
Quindi la piantana Metalarte Dojo è la congiunzione perfetta tra l’opera dell’uomo e quella della natura e si esprime attraverso una luce soffusa. Sicuramente la lampada dà il meglio di sè negli spazi che potremmo definire di confine tra interno ed esterno: pensate ad una terrazza che si staglia su un tramonto, e la ciliegina sulla torta è proprio il cubo luminoso Dojo.
La struttura è in alluminio anodizzato e il diffusore in metacrilato opale. La piantana è disponibile in diversi colori: bianco, ruggine e oro.
Piantana Metalarte Lewit
La piantana Metalarte Lewit è unica perchè è unico il suo modo di rapportarsi con lo spazio. Sembra quasi non voler far percepire la sua presenza, eppure contemporaneamente non si può fare a meno di notarla nella sua eleganza minimale. Questa piantana si lascia attraversare essa stessa dalla luce che emana, dove i vuoti sono più evidenti dei pieni: la struttura portante è un parallelepipedo ridotto all’ossatura di gambe filiformi in metallo.
La piantana Metalarte Lewit ricorda molto le scatole degli illusionisti, quando il mago fa passare la sua mano nei lati senza copertura pronunciando la tipica frase: “non c’è trucco e non c’è inganno”. Eppure la magia resta e si palesa. La stessa condizione si verifica con la lampada dove il paralume sembra sospeso nel nulla, arrampicato su ciò che non c’è.
Il design porta la firma di Jordi Veciana e il paralume è in tela di chinz nelle tonalità bianco o nero.
Piantana Metalarte Bailaora
Si dice che a volte il sole sia capriccioso quando magari gioca a nascondino con le nuvole, e i raggi arrivano a noi scissi come se volessero farsi rincorrere per trovare un pò di calore. La piantana Bailaora riprende lo stesso concetto dove le fonti di luce sono ingabbiate in cornici di schiuma EVA a strisce di colore bianco o nero. Ecco quindi che luci e ombre proiettate ci sfidano a farsi cogliere, però la peculiarità più evidente è che in questo caso possono esserci fino a tre soli.
La lampada è modulare e può crescere in altezza impilando tre diffusori in metacrilato satinato. La libertà che ci conferisce tale soluzione è proprio come quella di stare sotto al sole infatti, per variare l’atmosfera, possiamo scegliere la composizione che vogliamo.
La piantana Metalarte Bailaora è l’allegra rivisitazione delle possibilità pensata da Enoch Armengol.
Piantana Metalarte Mamba
I serpenti sono tra quegli animali che conservano ancora un aspetto preistorico, guardandoli sembra di vedere gli stessi lineamenti dei dinosauri. Il loro movimento sinuoso può essere ipnotico: basti pensare anche ai cosiddetti incantantori di serpenti che, non solo ammaliano il rettile, ma fanno altrettanto con il pubblico. Immaginate adesso di vedere una lampada sensuale e dalle linee scivolanti che catturano il vostro sguardo senza possibilità di lasciarlo andare.
Questa è la sintesi della piantana Metarlarte Mamba dal taglio minimal, dove la testa del serpente è una lampada dalla forma rettangolare che richiama armonicamente la base cubica. La luce è completamente direzionabile ed è perfetta per illuminare precisamente il piano di lavoro, oppure per le pagine del nostro libro preferito.
La lampada è frutto dell’idea dei designer Gabriele Schiavon e Gerard Sanmartì ed è composta da metallo e PVC.
Piantana Metalarte Alta Costura
La piantana Metalarte Alta Costura è uno dei grandi classici del design spagnolo nel campo delle soluzioni interne per l’illuminazione. Attenzione però, classico non vuol dire qualcosa di eccessivamente tradizionale. Anzi, Alta Costura è proprio l’opposto in quanto propone un design moderno e frizzante. La lampada ha la forma di una bandiera che si arrotola morbidamente sul palo di sostegno in acciaio con base quadrata.
La luce che anima la piantana Metalarte Alta Costura è soffusa ed emana attraverso il foglio in PVC traslucido che rappresenta la parte principale del vessillo: i colori spaziano da pattern che richiamano famose bandiere come ad esempio quella europea e quella americana, fino ad arrivare a fantasie a pois.
Josep Aregall è la mente geniale dietro il progetto di Alta Costura.
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